Nata in Polonia, si è diplomata al liceo artistico e successivamente specializzata nel restauro degli arazzi e
delle stoffe. Dopo aver provato diverse tecniche di pittura, l’artista si è innamorata della pittura a olio e ha
deciso di indirizzarsi verso questo genere. In Italia dal 1989, Teresa Stankiewicz nutre una forte passione
per il mare, che raffigura nella maggior parte dei suoi quadri.
In particolare, sulle tele che dipinge, ama ritrarre immagini nitide che richiamano alla mente l’ebbrezza
del vento e della forza del mare. Celebri i quadri nei quali rappresenta il mare in tempesta. Soggetti dei
suoi lavori sono le marine, le onde che si infrangono sugli scogli, i gabbiani, le maree e i tramonti sul mare.
Mostre e rassegne d’arte:
Dal 1999 partecipa alle mostre organizzate dal Circolo Culturale “Lorenzo Viani”.
E dal 2005 agli eventi dell’Associazione “Cento Pittori di via Margutta”, Roma.
– Associazione Alternativa 94 – Spoleto Arte – Associazione Art Studio Tre – Galleria d’arte “D.e.g.a.s”, Ostia
– Galleria d’arte “Collezione Saman” – via Giulia, Roma.
Le sue opere fanno parte di collezioni private sia in Italia che all’estero.
Critica:
Su di lei si sofferma il critico d’arte Aldo Albani: “In un solare mattino di maggio, in concomitanza con un’importante rassegna collettiva di pittura contemporanea, fra le più autorevoli presenze espositrici, abbiamo incontrato Teresa Stankiewicz, eccellente artista figurativa, dotata di innate valenze estetiche deputate ad esorcizzare il fascino discreto del colore.
Un colore caldo e suadente, distribuito amorevolmente con saggezza antica, attraverso rapide pennellate
capaci di lasciare esplodere la romantica sinfonia del paesaggio mitteleuropeo, con particolare riguardo
alle irruenti marine tempestate dal vento. È bastato un rapido squadro rivolto alle opere selezionate della
valente pittrice polacca, per riconoscere d’istinto e condividere l’immane bellezza del mare, inteso come
vera e propria trasposizione onirica dell’istanza esistenziale della vita.
Una tavolozza, la sua, impreziosita dagli azzurri cobalto, dai verdi smeraldo, dagli intensi turchini e dai tenui
ocra, che nella loro materica coesistenza, enumerano altrettanti capitoli iconografici intrisi di emozione.
E a tal proposito ci par giusto aggiungere i riferimenti ai significativi assunti che la pittrice ha dedicato al
suolo natio, laddove il bianchissimo manto delle nevi solcate dalla slitta, lascia rifluire purissimi ricordi”.