Silvio Zago è nato a Cavarzere, dove vive e lavora.
Impressionista ed espressionista allo stesso tempo, a volte quasi informale, predilige i lavori a olio, utilizzando soprattutto la spatola.
È stato allievo di diversi maestri pittori, dai quali ha attinto i segreti e le particolari capacità per riportare sulla tela immagini legate a emozioni.
Nei suoi lavori, di straordinaria immediatezza, traspare l’amore per i luoghi della sua giovinezza: la campagna, i casolari, le valli, il Po e la sua laguna.
Le sue mostre riscuotono ovunque vasti consensi.
Molti sono i premi e i riconoscimenti ottenuti in vari concorsi.
Mario Agnoli, di lui, dice: “La saggistica sull’arte e sulle lettere, in genere, si ispira alle attribuzioni scolastiche.
Nel caso della pittura di Silvio Zago, tuttavia, una attribuzione fedele ai suddetti programmi interpretativi
non sembra possibile o almeno non può ritenersi sostanziale. Zago è pittore/poeta della sua terra: quella
delle case dalle pareti bianche che conservano la luce assillante delle trasparenze acquee e delle terre che
raccolgono le minute piante come gazzelle lungo i sentieri del vento. Il suo infinito non invita al naufragio
leopardiano, ma alla raccolta di un seguito di sensazioni che si nutrono di canneti, di acque intuite e d’orizzonte arcano”.
Ha lo studio a Cavarzere (Venezia), in via Filippo Turati 5.