Anna Maria Scatigna nasce a Milano il 1° Gennaio 1964, vive ed opera a Vizzolo Predabissi (Mi).
Le sue primissime opere sono di matrice realista, ma il suo linguaggio artistico matura nell’ambito dell’espressionismo astratto.
“Lanciare” i colori sulla tela, liberamente, lasciando fluire emozioni e pensieri nascosti è il fondamento della pittura gestuale.
L’idea che si possa dipingere senza essere fedeli al mondo visibile, l’affascina.
Attraverso le colature e i getti di colore, sulle sue tele traspare un grande vigore espressivo ed emotivo. Usa liberamente i mezzi del suo linguaggio per esprimere uno stato d’animo, variando dall’olio, all’acrilico, allo smalto.
I tradizionali soggetti sono sostituiti da macchie e zone colorate, da forme libere.
L’intento è quello di suscitare un’emozione, portare ad un’intesa tra il proprio estro e l’osservatore, che si lascerà trascinare nel turbine generato dal colore, dalla materia densa, vigorosa, colata, gettata, unita, divisa, emblema della vita, dell’umano sentire.
Il paradosso ontologico è questo: seppure l’opera non è figurativa e realistica, invero, è forse quanto di più vicino possa esserci alla realtà delle emozioni umane.