autore

Ottonello Pasquale

titolo dell'opera
I Portici di Bologna
dimensioni
62 x 68 cm
biografia
È nato nel 1949 a Rossiglione, paese dell’entroterra Ligure ai confini con la distesa collinare del Monferrato. Dal 1976 vive e lavora a Genova. La sua pittura è contagiata dall’ammirazione profonda per gli ultimi ottocentisti liguri. Il suo disegno e i colori sapientemente usati sono i componenti essenziali che si ritrovano nelle sue tele. La sua vera poesia pittorica sta nell’immaginare quali sentimenti dare alle cose e ai personaggi e riuscire a trasmettere all’occhio di chi guarda i suoi lavori la gioia di riscoprire queste passioni e a capacitare sulla natura di questi sentimenti. Nella pittura di Ottonello si coglie sempre qualcosa di raro che rimane dentro, quasi a colmare il rimpianto di una Liguria vissuta, che il tempo non è riuscito a fermare. Non è raro ritrovarlo sulle nostre riviere in manifestazioni artistiche collettive o intento a dipingere en plein-air scorci della sua Liguria. Ottonello dipinge da tanti anni e ha ottenuto consensi di critica e di pubblico collezionando numerosi premi in campo regionale e nazionale. Ottonello dipinge sempre dal vero e ritrae con sicurezza la rappresentazione della realtà col colore trasmette al paesaggio e alla figura una serenità, una felice leggerezza. Le cose rappresentate sono circondate dalla loro atmosfera naturale, e ciascuna ha tanta aria, luce e colore quanto occorre perché ci inducano a riguardare con riposato respiro. La visione delle sue opere è dedicata a tutti coloro che davanti a un quadro riescono ancora ad emozionarsi, perché a suo parere, un pittore deve dipingere come gli viene, senza ragionare, come si vive, con gli impulsi istintivi del proprio vigore. Infatti l’arte non consiste tanto nel rappresentare cose nuove, bensì rappresentarle con novità ed esistono due modi per non apprezzare l’arte. Il primo consiste nel non apprezzarla. Il secondo nell’apprezzarla con razionalità. Inoltre l’arte secondo Ottonello non dovrebbe mai cercare di rendersi popolare. È il pubblico che dovrebbe cercare di rendersi artistico. C’è un enorme differenza. Per Ottonello la vita stessa è arte e ha un suo stile perché “L’arte dura a lungo, la vita è breve”. Di lui aveva scritto Oscar Saccorotti: “La fama si paga due volte. Quando non ce l’hai perché muori di fame e vendi per due lire e quando ce l’hai perché non hai soldi abbastanza per riavere quello che hai dato via per un boccone”.