Nato a Bologna nel 1968, vive ed opera a San Lazzaro di Savena (BO), ha ottenuto diversi
premi e riconoscimenti ed ha all’attivo oltre 50 mostre, tra personali e collettive, in tutto il
territorio nazionale.
Una sedimentazione progressiva di elementi grafici di base, elementari, quasi primitivi. Segni
che si sovrappongono, si intrecciano, si uniscono, si scontrano: linee interrotte, contorni
instabili e provvisori, colori incompatibili che si trovano, loro malgrado, a dover convivere
l’uno con l’altro. Gesti pittorici solo accennati, spesso ritmati e ripetuti (ma mai identici).
L’obiettivo di fondo è chiaro ed, ovviamente, utopistico: rendere visibile l’invisibile. Il
sottaciuto, il silenzio, la menzogna, il desiderio, la paura, l’improvvisazione, l’attesa: solo un
accenno di un elenco infinito di “cose” invisibili e che vediamo quotidianamente, “cose” che
mai si presentano singolarmente ma sempre “accompagnate” da qualcos’altro, qualcosa che
complica il gioco ma, nel contempo, lo arricchisce. Le scienze umanistiche hanno ben
chiarito, negli ultimi decenni, che non solo “vedere aiuta a pensare meglio” ma, anzi, vedere e
pensare sono quasi sinonimi dello stesso processo logico-cognitivo. La scelta “astratta”
consente quindi di portare la narrazione visuale ad un livello che, seppur lontano dagli schemi
iconici più consueti e sperimentati, ci racconta “cose” che già ben conosciamo e che
sperimentiamo quotidianamente. L’invisibile diventa non solo visibile, ma, grazie ad
un’organizzazione progettuale complessiva (incentrata sulla metafora) è persino di facile
“lettura”. Nell’ambito di una più generale rivisitazione e riconsiderazione dell’arte astratta, è
sempre più evidente come questa forma espressiva possa aiutarci più a comprendere meglio la
realtà che non a fuggirla. L’astrazione, che nella sua iniziale accezione, veniva
concettualizzata all’opposto dell’empatia (ovvero della capacità di comprendere la realtà)
risulta ora molto più vicina a noi e di grande utilità, anche solo nel saper suscitare
interrogativi e curiosità.