Vanni Boaretto nasce a Galzignano T. (PD), si è accostato precocemente all’arte, per inclinazione naturale.
A Padova intraprende studi artistici e a partire dagli anni Ottanta inizia la sua attività espositiva con partecipazioni a mostre collettive e personali, fiere e collaborazioni con gallerie private in Italia e all’estero.
La pittura di Vanni Boaretto conduce alla sensibilità. Quando l’interesse per l’arte ci porta a visitare una
mostra espositiva dove si possono osservare numerose opere di pittori con raffigurazioni soggettive dipinte
con svariati motivi artistici, ecco allora che l’interesse contemplativo si intensifica suscitando nell’animo
il piacere a soffermarsi ad ammirare i quadri più rappresentativi dell’astrattismo concettuale come quelli
realizzati dal pittore padovano Vanni Boaretto, che per l’insieme compositivo si apprende immediatamente
di essere di fronte a delle vere opere d’Arte. Perché nei dipinti di Boaretto si percepisce la maestria della
tecnica elaborata con colori brillanti come l’acrilico da rendere la composizione del soggetto rappresentato, armonico e gradevole da entusiasmare l’osservatore per la sua ragguardevole perfezione. Pertanto il concetto astratto che ci è dato dai dipinti compiuti da Vanni, va introdotto a ragione nel patrimonio collezionistico dell’Arte. Visto che in ogni suo dipinto si identifica l’aderenza del pensiero creativo con lo stilizzare l’orma nell’armonia di un sentimento che spazia in molteplici sensazioni emotive che ci vengono per lo scorgere nei dipinti di una felicità di invenzione straordinaria, piena di lucidità espressiva da far risaltare un equilibrio cromatico racchiuso da segni eleganti, intesi a trasmettere quel senso suggestivo che ci porta alla ricerca del linguaggio nascosto che; in virtù di un richiamo al concetto del determinato dal reale, lega la realtà materiale con la sensibilità della psiche da rendere una concezione libera dall’alienazione quotidiana. L’argomento riguarda tutta la corrente artistica dell’astratto, perché tale pittura conduce alla sensibilità in quanto coinvolge l’aderenza del pensiero con la preminenza di espressioni che, a differenza di altre composizioni figurative, si manifestano nel cercare i colori della propria pittura che si trovano dentro la propria passione, dove l’oggetto dell’arte si identifica con la realtà interiore, tanto che non si tratta della semplificazione progressiva di un’immagine naturalistica, ma di una progressiva astrazione di essa, da cui il pittore trova nella forma il ritmo del movimento e la cadenza che fa intuire la conferma dell’astrazione dalla natura. Perciò ogni componimento di opere astratte che per sua natura vanno intese come espressioni concettuali.