La città ha ben risposto alla chiamata all’azione per candidare i portici di Bologna a patrimonio dell’Unesco e così il percorso continua: “ci siamo presi il 2014 per lavorare – ha spiegato l’assessore all’Economia e promozione della città, Matteo Lepore – ma il 2015 può essere l’anno decisivo, anche per il Ministero, per rilanciare ufficialmente la candidatura”.
Per rilanciare la candidatura, il 6 novembre è stato presentato, in occasione della giornata dedicata ai portici all’interno del meeting annuale della Commission 3 (4-7 novembre) della Federazione Internazionale Geometri, il logo dell’iniziativa, realizzato dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
La conferenza stampa ha visto la partecipazione dell’assessore all’Economia e promozione della città del Comune di Bologna, Matteo Lepore; del vicepresidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Antonio Benvenuti; del presidente eletto della FIG, Chryssy Potsiou e di Giorgio Andrian, consulente internazionale UNESCO.
Con questa giornata, la FIG ha voluto dimostrare il suo interesse e sostegno a questo progetto, che è in corso e in via di definizione. Come ha ricordato Giorgio Andrian nel suo intervento sulle principali tappe del processo di candidatura, ci sono diversi passi da compiere dato che i portici sono attualmente nella Tentative List.
L’Amministrazione comunale si sta muovendo su due direttrici per arrivare preparata alla consegna del dossier.
La prima è lo sviluppo del progetto di gestione: “Per noi la chiave del progetto è la sostenibilità nel tempo – conferma Lepore – perché dobbiamo amministrare una città.” Si sta verificando come suddividere i 42 chilometri di portici, che hanno peculiarità e necessità differenti, per riuscire a coinvolgere i giusti attori e partner. Si lavora su un sistema di incentivi economici dedicati alla loro pulizia e sulla piattaforma di rendering 3d, in corso di realizzazione da parte del CINECA e del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, che metterà a disposizione di cittadini, professionisti e ricercatori tutte le informazioni a disposizione sui portici.
La seconda direttrice di lavoro è l’incontro organizzato a metà novembre con i tecnici del Ministero per i Beni Culturali per verificare che il 2015 possa essere l’anno giusto per avere il loro sostegno. Perché la candidatura a patrimonio dell’UNESCO deve essere sostenuta e portata avanti dal Ministero: ogni Paese può infatti presentare annualmente due candidature, una per i beni culturali e una per il patrimonio naturalistico.