fonte Il resto del Carlino del 10 maggio 2013 di Daniele Passeri https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2013/05/10/886621-arte-sotto-portici.shtml
Bologna, 10 maggio 2013 – Chi vi partecipa da tempo assicura che, tra le esposizioni d’arte en plein air, «non c’è nessuna in Italia che possa competere con ‘Arte sotto i portici’. Per ricchezza di opere, per calore della piazza, e in quanto a scenografia».
Da ieri mattina e fino a domenica, è esploso il colore sotto le arcate di via Farini, le piazze Cavour, Minghetti, Galvani, ed anche in via Rizzoli (lato Santo Stefano) e sotto al Pavaglione.
‘Arte sotto i portici’, organizzata come sempre dall’associazione ‘Calabria nel mondo’ ha richiamato in città 180 artisti del dipinto, provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo; e il risultato sta sotto gli occhi di tutti. Una vera galleria di qualità a cielo aperto (benchè al riparo dei portici), come rivendica il patron Francesco Cordua: «Il livello dei quadri in mostra è andato crescendo anno dopo anno, e si può dire che siamo piuttosto in alto. Quasi tutti i pittori sono professionisti che espongono in galleria».
L’idea originale nacque nel 2003 per il ‘pallino’ dell’immobiliarista Cordua, appassionato di arte, e deciso «fare un regalo alla città a nome di tutti i calabresi che vivono a Bologna, che sono oltre il 10 percento dei residenti». Così diede la possibilità a 50 creativi di mettersi in mostra gratuitamente in alcuni dei posti più belli nel centro storico.https://d-1630321868466358306.ampproject.net/2305252018001/frame.html
Nel 2013 poco è cambiato a parte il numero e il valore degli standisti.
«Ci sono opere che spaziano dall’iperrealismo all’astrattismo — descrive Gelindo Crivellaro, artista Veneziano alla ottava presenza — in un contesto urbano perfetto. È sinceramente il top tra le mostre di piazza». Per molti colleghi, dopo un contatto sotto i portici con possibili acquirenti, spesso è scaturito un rapporto commerciale, e talvolta anche la fama nell’ambiente.
Il percorso originario dell’esposizione, che avrebbe dovuto svilupparsi unicamente tra Archiginnasio, Farini e Minghetti, ha subito una improvvisa variazione e per tutt’oggi la mostra si allungherà anche in via Rizzoli; per poi tornare domani nel disegno originario.
La presidente del quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti non nasconde l’irritazione per quella che definisce «mancanza di comunicazione tra Comune e centro civico, quando all’improvviso è arrivata un’altra manifestazione (Lamborghini; ndr)». Ma guarda oltre: «Sarebbe molto interessante si potesse replicare anche in via Santo Stefano, fino al Baraccano».