Citato dalla stampa specializzata, con testimonianze di Rivosecchi, Carile, Chiari, Gatta e altri.
Le sue opere figurano in collezioni, raccolte ed Enti pubblici e privati, italiani ed esteri.
“Dopo un lungo periodo di indagine interiore, che lo porta a chiudersi nel silenzio dello studio, a tu per tu
con i suoi quadri, sul finire degli anni Ottanta la pittura di Pergoli sembra esplodere.
Hanno libero sfogo i concitati colori dei suoi paesaggi, che esprimono la natura, fonte inesauribile di vibrazione specchio di stati d’animo mai celati.
La sua pennellata si fa più decisa e tormentata, a contrastare quella sottile malinconia che traspare sotto i toni accesi dei suoi acrilici. Ma il suo è un “virtuosismo contenuto” come bene ha detto la critica Jenny Gatta in un recente articolo su Globo, che ha nella tradizione dell’arte contemporanea la sua immensa promessa.
A buon diritto avulso dalla disordinata relatività del gusto attuale.